Con la celebrazione eucaristica di sabato 30 novembre, presieduta dal Superiore Generale don Valdir José De Castro nella sottocripta della basilica di Santa Maria Regina degli Apostoli, si è concluso il Corso di preparazione alla Professione religiosa perpetua per undici juniores della Società San Paolo.
Per noi juniores è stato un tempo di grazia in cui abbiamo avuto la possibilità di far memoria della chiamata di Dio alla vita religiosa e di rendere più chiara la nostra identità paolina per essere “apostoli-comunicatori e consacrati” oggi, così come ci ha ricordato il Superiore generale nell'omelia.
Provenienti da cinque paesi del mondo (Italia, Filippine, Venezuela, Nigeria e Repubblica Democratica del Congo), per noi è stata un'ottima occasione per fare esperienza di interculturalità, condividendo la vita comune, sia tra noi juniores prossimi alla Professione perpetua che con i novizi con cui abbiamo percorso insieme un tratto del cammino nella comunità di Albano Laziale che ci ha ospitato. Si è creato un clima di comunione e spirito di fratellanza che sicuramente durerà nel tempo e produrrà buoni frutti per il nostro apostolato.
In questi tre mesi abbiamo approfondito il carisma paolino, ricevendo numerosi spunti di riflessione da confratelli e consorelle che ci hanno comunicato la loro esperienza di vita paolina, permettendoci di acquisire una visione più ampia, aperta e non parziale della nostra storia, della nostra spiritualità, del carisma sia del Fondatore che della Congregazione, e della nostra missione di evangelizzare nel mondo della comunicazione.
Abbiamo assaporato il gusto di essere "Famiglia paolina", anche grazie alla condivisione di momenti di preghiera e conoscenza nelle comunità dei vari istituti religiosi paolini presenti ad Albano, Ariccia, Castel Gandolfo e Roma.
La partecipazione al 2° Seminario Internazionale sulla Formazione Paolina per la Missione, in cui abbiamo anche svolto il servizio di segreteria e comunicazione, ci ha permesso di entrare nel vivo delle tematiche sulla formazione paolina e di dialogare con i confratelli provenienti da tutto il mondo.
Ritorniamo nelle rispettive Province di appartenenza con cuore grato a Dio e con il desiderio di crescere sempre più nel cammino di conformazione a Gesù Maestro Via, Verità e Vita. L'invito accorato del nostro Superiore generale, don Valdir, sia per noi un programma di vita affinché possiamo essere apostoli con il “colore paolino”, cioè apostoli “comunicatori” che diano continuità alla missione di San Paolo e di Don Alberione, che siano in grado di leggere i segni dei tempi e di rispondere con fecondità ai problemi attuali dell'umanità: "Apostoli che amano il mondo come Dio lo ama".
Noi juniores - Carlos, James, Isaac, Paul, Edward, Oliver, Samy, Sebastian, Felix, Micha e il sottoscritto Giuseppe, insieme al nostro referente don Carlos - ringraziamo di cuore tutti i confratelli e consorelle che abbiamo incontrato. I loro sguardi, le loro parole e il loro affetto ci hanno permesso di fare esperienza di uno spirito paolino incarnato in storie di vita vissuta e testimoniata al servizio del Vangelo.