Vivere e annunciare Gesù Maestro, in ascolto dello Spirito,
camminando con la Chiesa come Famiglia Paolina
Cari sorelle e fratelli,
con gioia condividiamo con voi il Messaggio finale del nostro Incontro dei Governi Generali della Famiglia Paolina, che, in questo gennaio 2023, è giunto al suo 40° anniversario. Si tratta di un cammino vissuto insieme per quarant’anni e di una progressiva crescita nella conoscenza, di cui oggi possiamo cogliere alcuni frutti e alcune prospettive per il nostro futuro di “famiglia”.
Sentiamo compito essenziale per questo nostro passaggio d’epoca collaborare a costruire: «Una Chiesa non autoreferenziale, libera da ogni mondanità ma capace di abitare il mondo, di condividere la vita della gente, di camminare insieme, di ascoltare e accogliere[1]» come ci raccomanda papa Francesco.
Per realizzare questo compito dobbiamo chiederci: Chi ascoltiamo? Quelli “dentro” la nostra cerchia o quelli “fuori”, anche se sono lontani dall’esperienza della fede? Come ascoltiamo? Con quali criteri? Quale linguaggio utilizziamo? Questo è importante per poter avere informazioni qualificate (anche dati statistici, per analizzare la situazione), guardare al futuro, discernere cosa fare concretamente.
Sentiamo il bisogno di riscoprire l’attualità e l’urgenza della missione paolina nella Chiesa e nel mondo di oggi, testimoniando la ricchezza del nostro essere “famiglia” e il legame profondo tra sinodalità e comunicazione[2]. Nella sua originale articolazione in dieci diverse realtà, essa è un “fenomeno sinodale”[3] che merita di essere approfondito nell’esperienza concreta, prima ancora che nella teoria, come specchio di una forma ecclesiale che valorizza carismi e ministeri per comunicare Cristo Via Verità e Vita al mondo.
L’intuizione del beato Giacomo Alberione era quella di fondare una Famiglia, non congregazioni o istituti isolati[4]. Diversità di carismi, unità di doni e complementarità nella missione di annuncio del Vangelo, questa è la centralità e l'essenza dell'essere Famiglia. All'origine, quindi, c'è l'opzione sinodale. Un'espressione che trascende il concetto stesso di parola e si esprime nella pratica quotidiana. Sono infatti molte le iniziative e le realizzazioni, guidate dalla Famiglia, che testimoniano la fioritura di un sogno possibile, anche se i limiti e il cammino da percorrere ci pongono ancora delle sfide.
Questo 40° incontro dei Governi generali della Famiglia Paolina, ci ricorda che facciamo parte e camminiamo insieme in una famiglia ancora più grande: la Chiesa, Corpo di Cristo. Attenti e aperti all'ascolto dello Spirito, siamo spinti a vivere e a dare nuovo vigore all'annuncio di Gesù Maestro e Pastore.
In questa prospettiva sentiamo l'importanza di valorizzare maggiormente i membri degli Istituti Paolini di Vita Secolare Consacrata e i Cooperatori Paolini, riconoscendone la peculiare vocazione, con doni e ministeri. Alcuni di loro presenti all’incontro, ci hanno espresso la gioia di appartenere alla Famiglia Paolina, di non essere soli ma in compagnia di tanti altri fratelli e sorelle di tutte le parti del mondo. In particolare la coppia della Santa Famiglia ha paragonato l’esperienza vissuta insieme a un “giardino dove non c’è solo un albero, ma tanti fiori così diversi fra loro e da tutti si sprigiona un unico profumo, quello della santità[5]”.
Ci auguriamo e vi auguriamo che con il nostro essere Famiglia Paolina possiamo contribuire in modo specifico a questo cammino di tutta la Chiesa, testimoniando la gioia del Vangelo che scaturisce dalla comunione trinitaria, icona della sinodalità.
Roma, 11 gennaio 2023
I partecipanti al XL Incontro dei Governi Generali della Famiglia Paolina
[1] Cf. Lettera apostolica di papa Francesco “Tutto appartiene all’amore”, 26.
[2] Pensiero di S. E. Mons. Valdir José De Castro, ssp.
[3] Questa espressione è stata usata dal teologo Severino Dianich nella sua relazione La dimensione profetico-ecclesiale del cammino sinodale.
[4] Queste riflessioni sono state suscitate dalla relazione di don Antonio Da Silva, ssp.
[5] Espressione di ringraziamento di Michele e Irene Gianmario, ISF, responsabili di zona (Puglia).
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